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IMBUTO O LABIRINTO? IL PROCESSO DI CONVERSIONE NON È POI COSI’ LINEARE.

IMBUTO O LABIRINTO? IL PROCESSO DI CONVERSIONE NON È POI COSI’ LINEARE Vi ricordate il mito di Arianna, che per orientarsi nell’intricato labirinto di Cnosso si aiutò con un filo? Ecco, se avete un sito web e non sapete proprio come gestire i vostri affari e clienti virtuali, noi della Netboom vorremmo proprio fornirvi “il filo” per districarvi nel labirintico mondo online.
Procediamo con ordine: abbiamo già descritto il processo che porta il consumatore alla conversione come un imbuto, funnel in inglese. Ma cos’è la conversione? Essa rappresenta il momento in cui il sito web raggiunge il suo obiettivo in base al tipo di azienda che rappresenta. Se avete un e-commerce la conversione sarà data dall’acquisto, se avete un canale su cui pubblicate video la conversione avverrà nel momento in cui avrete una visualizzazione in più.
Detto ciò, però, dobbiamo considerare che questo percorso più che un imbuto è un vero e proprio labirinto. Sì, perché è davvero raro che tale processo sia del tutto lineare e poi cambia da cliente a cliente. Ed è questo il motivo per cui è stato definito da Google “messy middle”, ovvero una caotica “terra di mezzo” in cui tutto può accadere.

Dal momento in cui si ha il primo stimolo, trigger, ogni consumatore è sommerso da nuove informazioni, suggerimenti e stimoli che possono variare totalmente il percorso di conversione. Sebbene ogni utente attraversi una fase di esplorazione e una successiva in cui restringe la propria scelta, le variabili sono davvero tante e imprevedibili, al punto che il cliente potrebbe anche decidere di non portare più a termine l’acquisto.
Allora quale può essere “il filo di Arianna” in uno schema così mutevole? Il segreto non sta nel far trovare ai clienti subito la via d’uscita, ovvero condurlo in modo “forzato” verso la conversione. Dovete invece cercare di farlo arrivare da solo a trovare il punto di arrivo, ma sotto la vostra guida.

Per fare ciò è bene rispettare dei principi generali che possano adattarsi alla maggior pare delle situazioni, seppure caotiche e variabili. Innanzitutto, dovete essere chiari con i vostri clienti spiegando quello di cui vi occupate: nessuno compra un prodotto che non conosce affatto, in secondo luogo non dovete mai dimenticare di rendere sempre allettante la vostra offerta, attraverso sconti e promozioni, per esempio.
Dovete essere anche veloci ed fare in modo che i tempi di attesa non siano lunghi, così da evitare che l’utente prenda in considerazione delle alternative. Anche una campagna pubblicitaria potrebbe aiutarvi a distinguervi nel vostro ambito, differenziando il vostro brand dai competitors.
Questi sono solo alcuni dei suggerimenti che potreste seguire per far sì che il “messy middle” vi porti ad acquistare (e non a perdere) il cliente. Ma se volete essere certi di uscire da questo labirinto virtuale sani e salvi, senza incontrare il Minotauro…forse è il caso di chiedere aiuto a una web agency!

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Pubblicato il: mercoledì 24 agosto 2022

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